Nuova Riveduta:

Giona 4:1

Irritazione di Giona; rimproveri del Signore
Gr 20:7-9, 14-18 (Sl 103:8-14; 145:8-9) Lu 15:28, ecc.
Giona ne provò gran dispiacere, e ne fu irritato.

C.E.I.:

Giona 4:1

Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito.

Nuova Diodati:

Giona 4:1

Dispiacere di Giona e rimprovero da parte di Dio
Ma questo dispiacque molto a Giona, che si adirò.

Riveduta 2020:

Giona 4:1

Dispiacere e irritazione di Giona, rimproveri da parte di Dio
Ma Giona provò un grande dispiacere e fu irritato; pregò l'Eterno, dicendo:

La Parola è Vita:

Giona 4:1

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giona 4:1

Ma Giona ne provò un gran dispiacere, e ne fu irritato; e pregò l'Eterno, dicendo:

Ricciotti:

Giona 4:1

Grettezza d'animo dell'uomo e magnanimità di Dio.
E Giona ne provò gran dispiacere, e con parole risentite,

Tintori:

Giona 4:1

Dio giustifica la sua misericordia
Ma Giona se ne afflisse molto, e n'ebbe dispetto.

Martini:

Giona 4:1

Giona afflitto, perchè la sua profezia contro Ninive non era adempiuta, il brama la morte; ma è ripreso dal Signore, il quale gli fa conoscere, come la sua indegnazione è ingiusta, mentre avea dispiacere dell'ellera inaridita, e poi non volea, che Dio perdonasse a Ninive città grandissima, dove erano cento venti mila anime, che non aveano peccato.
Ma Giona si afflisse molto, e n'ebbe dispetto:

Diodati:

Giona 4:1

MA ciò dispiacque forte a Giona, ed egli se ne sdegnò; e fece orazione al Signore, e disse:

Commentario abbreviato:

Giona 4:1

Capitolo 4

Giona si ribella alla misericordia di Dio nei confronti di Ninive, e viene rimproverato Giona 4:1-4

Gli viene insegnato dall'appassimento di un ricino, che ha fatto male Giona 4:5-11

Versetti 1-4

Ciò che tutti i santi fanno oggetto di gioia e di lode, Giona lo fa diventare oggetto di riflessione su Dio; come se mostrare misericordia fosse un'imperfezione della natura divina, che invece è la sua più grande gloria. È alla sua misericordia parsimoniosa e perdonante che noi tutti siamo usciti dall'inferno. Desidera la morte: questo era il linguaggio della follia, della passione e della forte corruzione. In Giona apparivano i resti di uno spirito orgoglioso e poco caritatevole; non si aspettava né desiderava il benessere dei Niniviti, ma era venuto solo per dichiarare e testimoniare la loro distruzione. Non si era umiliato a sufficienza per i propri peccati e non era disposto a confidare al Signore il proprio credito e la propria sicurezza. In questo stato d'animo, trascurò il bene di cui era stato strumento e la gloria della misericordia divina. Dovremmo spesso chiederci: "È giusto dire così, fare così? Posso giustificarlo? Faccio bene ad arrabbiarmi così presto, così spesso, così a lungo, e a dare agli altri un linguaggio sbagliato nella mia ira? Faccio bene ad arrabbiarmi per la misericordia di Dio verso i peccatori pentiti? Questo fu il crimine di Giona. Facciamo bene ad arrabbiarci per ciò che è per la gloria di Dio e per l'avanzamento del suo regno? La conversione dei peccatori, che è la gioia del cielo, sia la nostra gioia e mai il nostro dolore.

Riferimenti incrociati:

Giona 4:1

Gion 4:9; Mat 20:15; Lu 7:39; 15:28; At 13:46; Giac 4:5,6

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