Commentario abbreviato:Giona 4:1Capitolo 4 Giona si ribella alla misericordia di Dio nei confronti di Ninive, e viene rimproverato Giona 4:1-4 Gli viene insegnato dall'appassimento di un ricino, che ha fatto male Giona 4:5-11 Versetti 1-4 Ciò che tutti i santi fanno oggetto di gioia e di lode, Giona lo fa diventare oggetto di riflessione su Dio; come se mostrare misericordia fosse un'imperfezione della natura divina, che invece è la sua più grande gloria. È alla sua misericordia parsimoniosa e perdonante che noi tutti siamo usciti dall'inferno. Desidera la morte: questo era il linguaggio della follia, della passione e della forte corruzione. In Giona apparivano i resti di uno spirito orgoglioso e poco caritatevole; non si aspettava né desiderava il benessere dei Niniviti, ma era venuto solo per dichiarare e testimoniare la loro distruzione. Non si era umiliato a sufficienza per i propri peccati e non era disposto a confidare al Signore il proprio credito e la propria sicurezza. In questo stato d'animo, trascurò il bene di cui era stato strumento e la gloria della misericordia divina. Dovremmo spesso chiederci: "È giusto dire così, fare così? Posso giustificarlo? Faccio bene ad arrabbiarmi così presto, così spesso, così a lungo, e a dare agli altri un linguaggio sbagliato nella mia ira? Faccio bene ad arrabbiarmi per la misericordia di Dio verso i peccatori pentiti? Questo fu il crimine di Giona. Facciamo bene ad arrabbiarci per ciò che è per la gloria di Dio e per l'avanzamento del suo regno? La conversione dei peccatori, che è la gioia del cielo, sia la nostra gioia e mai il nostro dolore. Riferimenti incrociati:Giona 4:1Dimensione testo: |